Ansedonia prende il nome dall’omonimo promontorio sulla quale è situata. Rientra tra le frazioni del comune di Orbetello ed è posizionata a sud-est di esso a circa 10 chilometri di distanza dal centro città. La zona ha dei tratti caratteristici della Costa d’Argento, ma si distingue per non avere un centro storico, piazze, ecc. Le sue abitazioni sono disparse nella vegetazione mediterranea e il suo mare affaccia da una parte verso l’Argentario (versante nord-ovest) e dall’altra verso il litorale di Capalbio confinante con il Lazio. Presenta spiagge sabbiose e in prevalenza libere, anche se vi è comunque la presenza di alcuni stabilimenti balneari. La spiaggia a nord-ovest confina con il tombolo della Feniglia e la Riserva Naturale. La spiaggia a sud-est è conosciuta anche come spiaggia della Tagliata, per la presenza dell’opera di ingegneria idraulica romana che le da’ il nome. Qui è possibile vedere anche la Torre della Tagliata, dove vi soggiornava Giacomo Puccini, o fare un’escursione allo Spacco della Regina.

La particolarità di questa zona è sicuramente la sua importanza storica e geografica che ha permesso l’insediarsi di popolazioni etrusche e romane. Infatti, proprio al di sopra del promontorio di Ansedonia è situato il Museo Archeologico Nazionale della Città di Cosa, che ospita anche le rovine dell’antica città romana.

Prima di essere conosciuta come Ansedonia, in questa zona sorgeva l’antica città di Cosa, colonia di diritto romano fondata nel 273 a.C. A seguito dell’occupazione bizantina probabilmente la città cambiò il suo nome in quello attuale e diventò feudo dell’Abbazia delle Tre Fontane di Roma.

Oggi è possibile vedere alcuni dei resti dell’antica città e il Portus Cosanus, situato proprio alla Tagliata. Mentre la Torre di San Biagio e la Torre di San Pancrazio, testimoniano la presenza Aldobrandesca e dello Stato dei Presìdi nella zona.