Borgo di Capalbio

Conosciuta anche come “piccola Atene”, Capalbio si distingue per essere uno dei borghi più belli d’Italia. È situato su una collina a 6 km di distanza dal mare, circondata da macchia mediterraneo che ne costituisce il panorama naturale e paesaggistico. È la città più estrema che compone la Maremma Toscana e si inserisce anche tra i paesi che costituiscono la Costa d’Argento.

Inizialmente il suo territorio fu insediamento degli antichi Etruschi, tuttavia, il primo documento che certifica la presenza di Capalbio sul territorio è datato 805 d.C. e si tratta della Bolla Leonino Carolingia con la quale Carlo Magno donò il territorio all’Abbazia delle Tre Fontane di Roma.

Capalbio nel corso dei secoli ha visto un continuo cambiamento e passaggio di controllo, a partire dal Medioevo quando esso passò inizialmente sotto la famiglia degli Aldobrandeschi e poi degli Orsini. Nel 1416 la Repubblica di Siena riuscì a prendere dominio della zona e iniziò un periodo fiorente per il borgo, che vide diversi rinnovamenti e lo sviluppo di floridi commerci. Anche Carlo V passò di lì e occupò brevemente il territorio, che fu poi liberato dai francesi. Con la caduta di Siena, Firenze prese il controllo della zona e con Cosimo dei Medici iniziò la lenta decadenza di Capalbio, che fu l’ultima roccaforte rivolta verso lo Stato dei Presìdi Spagnolo.

Nel 1800, periodo d’oro per il banditismo, si pensa che Capalbio svolse un ruolo importantissimo in quanto rifugio di fuorilegge e si dice che nel 1896 vi trovò la morte Domenico Tiburzi. Nel 1960 riconquistò infine la sua autonomia amministrativa.

Dal latino Caput Album, in italiano Testa Calva che, assieme al Leone, rappresentano i simboli e lo stemma del paese che è possibile scorgere sulla Porta Senese. Il borgo si compone della doppia cinta muraria e di due ingressi alla città, tra cui la Porta Senese. Le piazze offrono diversi spunti artistici e culturali, come Piazza Belvedere con la statua di Nanà-Fontaine di Niki De Saint Phalle, o piazza della Chiesa dove è situata la Pieve di San Nicola alle spalle della Rocca Aldobrandesca. Al di fuori delle mura è poi possibile raggiungere l’Oratorio della Provvidenza: una struttura del 1700 che ospita al suo interno gli affreschi del Pinturicchio.

Info generali

Si può accedere al borgo passando per la Porta Senese.

Contatti:

Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica di Capalbio

Via Collacchioni, 2

58011 Capalbio (GR)

+ 39 0564 896611

ufficioturisticocapalbio@gmail.com

iat@destinationcapalbio.com

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